
♢ Okkyung Lee – Yeo-Neun (Shelter Press, 2020)
♢ Lawrence English – Lassitude (Room40, 2020)
♢ Aperture – Live Recordings (Stray Signals, 2020)
♢ Okkyung Lee – Yeo-Neun (Shelter Press, 2020)
♢ Lawrence English – Lassitude (Room40, 2020)
♢ Aperture – Live Recordings (Stray Signals, 2020)
♢ die ANGEL – Utopien I (Karlrecords, 2020)
♢ John Aylward – Angelus [Ecce Ensemble] (New Focus, 2020)
♢ Sarah Feldman – Grids EP (2020)
♢ Sibusile Xaba – NGIWU SHWABADA (Komos, 2020)
♢ Thomas Kӧner – Motus (Mille Plateaux, 2020)
♢ Jan Martin Smørdal – Choosing to Sing (Sofa, 2020)
♢ Nick Storring – My Magic Dreams Have Lost Their Spell (Orange Milk, 2020)
Deutsche Grammophon, 2020
modern classical, dark ambient
(ENGLISH TEXT BELOW)
Un discreto numero di uscite postume ci ha condotto passo passo al progetto finale – forse davvero il più completo e ambizioso – della carriera di Jóhann Jóhannsson, tristemente venuto a mancare nel febbraio del 2018. Un documentario da regista e la relativa colonna sonora, presentati nella loro prima versione l’anno precedente al Manchester International Festival, ente commissionatore assieme al Barbican Centre di Londra e alla Sydney Opera House: successivamente il maestro islandese ne ha voluto ridimensionare, in qualche modo asciugare la ricca partitura orchestrale con l’aiuto del contrabbassista e compositore Yair Elazar Glotman, che in seguito al prematuro decesso ha assunto il ruolo di “archivista” e direttore del progetto musicale, rispettando le linee guida e la visione artistica del suo artefice.
Perciò la pubblicazione discografica ufficiale a marchio Deutsche Grammophon reca necessariamente la firma di entrambi, ma Last and First Men è a tutti gli effetti la chiusura del cerchio – per quanto imperfetta e putativa – sulla produzione di uno tra gli autori più prestigiosi e apprezzati del nostro tempo.