Germaine Sijstermans / Koen Nutters / Reinier van Houdt – Circles, Reeds, and Memories

Elsewhere, 2023
experimental, contemporary classical


(ENGLISH TEXT BELOW)

‘Coltivare insieme la solitudine’: un po’ troppo melenso, come titolo per una pubblicazione di questo profilo, ma se fossi costretto alla più estrema sintesi verbale lo sceglierei senz’altro, nel vano tentativo di racchiudervi le sfuggenti, inesprimibili malinconie suscitate da questo trio/trittico. Un raro incontro dal vivo, e tutto olandese, tra figure di rilievo della sperimentazione musicale ad ampio raggio: Germaine Sijstermans, Koen Nutters e Reinier van Houdt sono tutti già apparsi a vario titolo nel ricco catalogo Elsewhere, ma più di altre questa registrazione pare risplendere dell’aura tipica di un evento senza possibilità di replica, quello stato di grazia che non nasce premeditato bensì sorge poco a poco, inintenzionalmente, dall’esercizio della massima dedizione performativa.

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Tony Conrad / Arnold Dreyblatt / Jim O’Rourke – Tonic 19-01-2001

Black Truffle, 2023
drone, minimalism


(ENGLISH TEXT BELOW)

Entrare in contatto diretto con la singolare visione di Tony Conrad – che fosse in qualità di performer aggiuntivo o di semplice ascoltatore – presupponeva la categorica rinuncia all’idea della musica come dato di fatto, come qualcosa che preesiste la sua manifestazione e attende soltanto di compiersi. Per Conrad il suono è materia viva, e dunque antitetica all’astrazione: il presente è l’unica istanza nella quale può crearsi e svilupparsi, al pari di un organismo che non giunge mai a una forma pienamente risolta – per l’appunto “ideale” – bensì trova in un costante processo evolutivo la sua stessa ragion d’essere. In quest’ottica ogni performance assume un carattere topico, diviene la dimostrazione empirica di una fenomenologia inusitata attraverso la quale si disvelano le dinamiche profonde della realtà acustica.

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Alvin Lucier – Swing Bridge; Sizzles

Australian Art Orchestra
Austin Buckett

Mode, 2023
experimental, microtonal


(ENGLISH TEXT BELOW)

Una mente generosa, inventrice di un’arte priva di autoreferenzialità e finanche di stile, se non quello che la realtà fenomenica e gli oggetti-strumenti, le cui voci segrete furono rivelate dall’orecchio sensibile di Alvin Lucier, conferiscono in maniera sempre diversa a ciascuna performance – “No ideas but in things”, citando il titolo del documentario biografico dedicato al decano statunitense. In termini assoluti, egli non ha fatto altro che accostarsi al suono come avrebbe fatto il primo antenato dell’uomo, in maniera interrogativa, reverenziale, e al contempo disposta allo stupore; in termini relativi, ovvero strettamente musicali, niente di meno che una rivoluzione copernicana.

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Linnéa Talp – Arch of Motion

Thanatosis Produktion, 2022
experimental, drone


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Come le varie gradazioni cromatiche, una volta assommate, risultano nell’indeterminatezza di un non-colore, così si direbbe che, a un ideale punto di convergenza tra le tendenze che hanno rinvivito la sperimentazione acustica negli ultimi anni, corrisponda un’assenza di precise coordinate stilistiche, una sintesi formale capace di racchiudere in sé le anime del minimalismo, della “sacralità profana” e della pura fenomenologia sonora investigata dai decani outsider del secondo Novecento. È musica che alberga in uno spazio elusivo, fatuo a tal punto da carezzare appena l’incorporeità, e tuttavia vibrante di palpiti rari ad avvertirsi persino nel panorama delle nuove poetiche della riduzione.

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[V.A.] La Materia Verbal: Antología de la Poesía Sonora Peruana

Buh Records, 2022
sound poetry, experimental


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Spesse volte finisco per ritornare, per vie maestre o laterali, sulle sponde del Finnegans Wake joyciano: il magma ribollente della storia umana che infuria e si rapprende nella parola, segno iper-significante al quale è sacrificata la consecutio temporum dell’intreccio narrativo. Dopo l’opera-mondo di Ulisse, ecco l’opera-universo, imbevuta di scritti antichi come del volgo moderno e di tutto ciò che vi trascorre in mezzo, collassati tra le correnti di un riverrun in grado di fagocitare e rimettere in forma neologica l’intero scibile umano.

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