
♢ Alessandra Novaga – I Should Have Been a Gardener (Die Schachtel, 2020)
♢ Christina Vantzou – Multi Natural (CN, 2020)
♢ Konstrukt & Otomo Yoshihide – Eastern Saga: Live at Tusk (Karlrecords, 2020)
♢ Alessandra Novaga – I Should Have Been a Gardener (Die Schachtel, 2020)
♢ Christina Vantzou – Multi Natural (CN, 2020)
♢ Konstrukt & Otomo Yoshihide – Eastern Saga: Live at Tusk (Karlrecords, 2020)
♢ die ANGEL – Utopien I (Karlrecords, 2020)
♢ John Aylward – Angelus [Ecce Ensemble] (New Focus, 2020)
♢ Sarah Feldman – Grids EP (2020)
Karlrecords, 2020 | compilation
20th century electronic, avantgarde
(ENGLISH TEXT BELOW)
Nell’epoca di maggior recessione dell’industria discografica tradizionale, mantenere in vita un’etichetta è già di per sé un atto di virtuosismo: ma prodigarsi nella riedizione di opere rare destinate a una nicchia ristretta è indice di passione e di nobiltà intellettuale fuori dal comune, sprezzanti del concreto rischio economico che si paventa a ogni passo. Con questo modus operandi la Karlrecords di Thomas Herbst si è guadagnata un prestigio assoluto nel circuito indipendente, in particolare con la serie ‘Perihel’ a cura di Reinhold Friedl, fondatore e direttore artistico dell’ensemble zeitkratzer.
Se le recenti ristampe definitive dei capolavori elettronici di Iannis Xenakis – “La Légende d’Eer” e “Persepolis” – potevano ancora raggiungere un pubblico relativamente più trasversale, la presente compilation dedicata al pioniere afroamericano Muhal Richard Abrams (1930 – 2017) equivale a una scommessa tanto onerosa quanto necessaria a riequilibrare la storia ufficiale dell’avanguardia musicale statunitense.