Kaleigh Wilder – Placemaking

self-released, 2021
free jazz/impro

(ENGLISH TEXT BELOW)

Lo spirito e la saggezza degli antenati non dovrebbero mai essere un appiglio sicuro, un testo sacro al quale attingere con cieco dogmatismo: l’autentica devozione ai giganti del passato può esprimersi appieno soltanto per mezzo di una fertile e consapevole libertà espressiva, in ossequio alla loro incorruttibile tensione innovatrice. La giovane sassofonista Kaleigh Wilder ha certamente una moltitudine di maestri verso cui rivolgere lo sguardo, ma sembra avere già sufficiente sicurezza per trovare in se stessa l’ispirazione centrale del proprio linguaggio improvvisativo. E Placemaking è il suo lucente manifesto.

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Anthony Braxton – 12 Comp (ZIM) 2017

Firehouse 12, 2021
avantgarde, chamber free jazz

(ENGLISH TEXT BELOW)

Navigare al seguito di un genio eccentrico come Anthony Braxton non è cosa da tutti, poiché le libertà che offre all’esecutore non sono mai assolute e rispondono sempre a una visione parimenti risoluta e priva di compromessi. Significa abbracciare le molteplici declinazioni di un linguaggio inestricabile e irrisolvibile, iterazione evolutiva di un sistema musicale eminentemente postmoderno che non potrà mai essere ascritto a un solo genere o una sola stagione d’avanguardia, poiché passibile di infinite riletture strumentali e combinazioni tra partiture afferenti a un catalogo già di per sé sconfinato.

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Weekly Recs | 2020/40

Moor Mother – Circuit City (Don Giovanni, 2020)

Thurston Moore / John Edwards / Terry Day / John Butcher / Steve Beresford – Stovelit Lines (2020)

Lucio Capece & Werner Dafeldecker – Iteration (Another Timbre, 2020)

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