Fabio Perletta – Dove apparirà la polvere?

901 Editions, 2022
reductionism, sound art


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La storia delle arti – specie quelle visive – ci insegna che una bozza non è mai soltanto tale: in essa sono racchiusi tutti i potenziali dell’opera compiuta, il suo esito ufficiale così come ogni altra sembianza che, per qualche motivo, non ha potuto o voluto assumere. A metà via tra diario di bordo e bilancio annuale, l’ultima pubblicazione di Fabio Perletta recupera e conferisce dignità propria ai materiali che hanno trovato o meno collocazione in lavori precedenti (in particolare Un fiocco di neve, del 2021), e proprio nell’eterogenesi delle sue componenti discrete trova una sorprendente unitarietà stilistica, forse la sintesi più evocativa dell’attitudine che anima la sua intera produzione.

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Christina Vantzou – No. 5

Kranky, 2022
sound art, ambient, modern classical


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Diverse esponenti della nuova sound art elettronica sembrano intrattenere un rapporto privilegiato e fruttuoso con la dimensione onirica, ciascuna al livello che meglio si conforma alla propria sensibilità artistica: vi sono infatti più gradazioni che, dalle fitte nebbie del sonno profondo (Klara Lewis, Félicia Atkinson), conducono alle figure sfuggenti e solo vagamente familiari di quello lucido (Anne Guthrie, claire rousay).
Nella sua produzione in studio, Christina Vantzou sembra aver solcato alternatamente entrambe le sponde, con una cesura piuttosto netta a separare gli ultimi due album “numerici” (No. 3 e No. 4) dalla più decisa incursione nel field recording di Multi Natural (2020). È ora con una sintesi stilistica inedita, assieme a un’ulteriore maturità espressiva, che la compositrice statunitense si riallaccia al corpus originario, assorbendo gli spunti concettuali – ma soprattutto emozionali – suggeriti dai limpidi orizzonti delle isole egee.

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claire rousay – everything perfect is already here

Shelter Press, 2022
sound art

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Vorrei aver avuto l’opportunità di ascoltare ogni cosa prima che le venisse attribuito un nome, prima che l’intelletto e il giudizio collettivo potessero esercitare qualsiasi influsso sullo spazio sacro della creazione musicale. Una monodia medievale, una sonata romantica, una suite elettroacustica alle loro origini non ancora categorizzate, avulse dallo stato di coscienza persino di chi le avesse concepite. Ecco l’orizzonte al quale tendere nel ruolo di ascoltatori, operando ogni volta una tabula rasa delle proprie conoscenze e preconcetti, accogliendo il fluire dei suoni nel tempo così come esso si dà nell’immediato (ovvero non-mediato).

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Bryce Hackford – Cloud Holding

Futura Resistenza, 2022
experimental electronic, sound art

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È diventato fin troppo facile – oseremmo dire scontato – produrre musica completamente “artificiale”, ricorrendo esclusivamente a software non soltanto autosufficienti, ma in grado di replicare, come in uno speculare mondo sommerso, l’intera gamma della strumentazione acustica. Assai meno banale, soprattutto dopo decenni in cui ci siamo vieppiù abituati ai linguaggi della musica elettronica, è riuscire a trasmettere efficacemente la sensazione dell’artificialità, l’irriducibile, straniante divario tra vivente e inanimato.
Nel caso del quinto LP del polistrumentista newyorkese Bryce Hackford, la chiave di tale forma espressiva si rivela nell’attuazione di un procedimento inverso, manipolando fonti tratte da una performance collettiva quel tanto che basta a farle sembrare aliene o, in certi casi, del tutto irreali.

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Michael Pisaro-Liu – Revolution Shuffle

Erstwhile, 2021
sound art

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Due secoli fa ne avrebbero scritto un’opera lirica in tre atti, con numeri di grande enfasi canora e orchestrale; dalle avanguardie in poi, uno spettacolo multidisciplinare che fondesse epoche e culture distanti tra loro, mitologia greca e guerriglia metropolitana. Ma una volta spremuti anche i linguaggi della postmodernità, come si può rappresentare la rivoluzione? E ancora: è possibile assumere in merito una posizione di distacco critico, lasciando che sia soltanto il simulacro sonoro della realtà a farsi narratore (presuntivamente) imparziale?

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