Friforma, 2022
free impro

(ENGLISH TEXT BELOW)
La libertà in musica è da tutti convenzionalmente associata alla figura di John Cage, lo spartiacque del Novecento che ha aperto la creazione sonora al caso, al silenzio e ai più eterodossi approcci performativi. Ciò che a molti sembra sfuggire è che tale libertà estrema riguarda quasi esclusivamente la scaturigine, ovvero il compositore stesso, mentre agli interpreti coinvolti è richiesta una fedeltà rigorosa ai principi stabiliti da Cage, alla sua peculiare – e pur sempre individuale – visione.
Ci è voluta l’audacia, ma soprattutto la generosità intellettuale, di un autentico outsider come Cornelius Cardew (1936 – 1981) per “canonizzare” l’espediente della partitura grafica, offrendo di fatto lo spunto per un’infinita gamma di scelte espressive, l’input per una lettura autonoma e autoriferita entro cui l’ideatore originario non ha più alcuna voce in capitolo.