
♢ New Hermitage – Unearth (2020)
♢ Bruno Duplant – Nocturnes (3 Études) [Frédéric Tentelier] (Inexhaustible Editions, 2020)
♢ Marco Paltrinieri – The Weaver (Canti Magnetici, 2020)
♢ New Hermitage – Unearth (2020)
♢ Bruno Duplant – Nocturnes (3 Études) [Frédéric Tentelier] (Inexhaustible Editions, 2020)
♢ Marco Paltrinieri – The Weaver (Canti Magnetici, 2020)
♢ Kim Myhr – Vesper (Hubro, 2020)
♢ Sylvain Chauveau – Life Without Machines (FLAU, 2020)
♢ Oscillatorial Binnage – Agitations: Post-Electronic Sounds (Sub Rosa, 2020)
♢ SEC_ & Tricatiempo – La Tana (Subincision, 2020)
Underflow, 2020
experimental / free folk, post-world
(ENGLISH TEXT BELOW)
Esiste un’utopia retroattiva? Se l’anelito a un futuro idealizzato, proiezione perfetta e totalizzante della nostra personale visione del “bene”, è per sua natura irrealizzabile, allora esso equivale al rifugiarsi col pensiero in un passato incorrotto, forse nemmeno mai esistito, dissociato dalla storia documentata del genere umano – glorioso nelle opere, perlopiù deprecabile nelle azioni.
The Depths Above è il canto di un mondo prima del mondo e di un tempo fuori dal tempo, pre-culturale e pre-civilizzato, radicato nel ritualismo di esseri viventi che non conoscono divinità al di fuori di loro stessi: un orizzonte talmente sgombero dalla significazione e in contatto col puro sentire, che risulta difficile trovare il contesto e la disposizione mentale adatti a riconoscerne e apprezzarne l’eccentrica singolarità.