
♢ Evan Parker & Paul Lytton – Collective Calls (Revisited) (Jubilee) (2020)
♢ The Giving Shapes – Earth Leaps Up (2020)
♢ Werner Dafeldecker – Parallel Darks (2020)
♢ Leo Takami – Felis Catus and Silence (2020)
♢ Evan Parker & Paul Lytton – Collective Calls (Revisited) (Jubilee) (2020)
♢ The Giving Shapes – Earth Leaps Up (2020)
♢ Werner Dafeldecker – Parallel Darks (2020)
♢ Leo Takami – Felis Catus and Silence (2020)
Little Butterfly / VampiSoul, 2019
new age, ambient
(ENGLISH TEXT BELOW)
Per modificare radicalmente e istantaneamente la percezione visiva di un dato soggetto basta compiere un semplice gesto: capovolgerlo. Le forme diventano d’un tratto irriconoscibili, la familiarità è compromessa, nuove gerarchie estetiche si instaurano. Quello del pittore uruguayano Joaquín Torres García non era un innocente gioco d’immaginazione artistica, ma un vero e proprio manifesto per la scena creativa nazionale: il disegno del 1943 intitolato “América Invertida” rispecchiava l’utopico desiderio di spodestare l’egemonia culturale degli Stati Uniti – ma anche del vicino Brasile – e trasformare simbolicamente il Sud in Nord, con tutto il bagaglio valoriale a esso storicamente attribuito.
Ed è proprio l’orizzonte dell’utopia quello che accomuna la varietà espressiva dell’underground di Montevideo negli anni 80: una scena popolata di figure artistiche adombrate dalla storia ufficiale, eterni outsider e gruppi durati il tempo di un album, emissari inascoltati del verbo new age e dell’ambient music più colorita e trasognata.
♢ Alex Dowling – Reality Rounds (2020)
♢ Jean-Luc Guionnet / Lunar Error – Plafond de verre (2020)
♢ Iceblink – Carpet Cocoon (2020)
♢ Walt Shaw – Burnt With a Brilliant Light (2020)
Light in the Attic, 2019
ambient/electronic, new age
(ENGLISH TEXT BELOW)
Conoscendo anche sommariamente i tratti culturali del Giappone, chiunque potrebbe immaginare che il concetto di “musica ambientale” abbia avuto origine nel Sol Levante, di comune accordo con le filosofie zen e le pratiche meditative che ne sono parte integrante. Nel corso del Novecento si è certamente generato un gioco di rimbalzi, un interscambio favorito dagli interessi di John Cage e dal crescente desiderio dei musicisti occidentali – dall’utopia minimalista della Dream House ad Alvin Lucier – di trovare nuove e più ampie dimensioni temporali entro le quali indagare le fenomenologie del suono ed esprimere la propria interiorità.
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