Fred Frith / Ikue Mori – A Mountain Doesn’t Know It’s Tall

Intakt, 2021
free impro, avantgarde

(ENGLISH TEXT BELOW)

Diversi gradi di maestria possono sancire la buona riuscita di un’istanza performativa incerta come la sessione improvvisata: quello di un insieme “entropico” di solisti/soliloquenti la cui sola padronanza tecnica ed espressiva è sufficiente a lasciare sbalorditi; oppure quello di una formazione dall’interplay “empatico” ed estremamente calibrato, proiettata a un esito condiviso; e infine il caso più raro, nel quale si instaura una pratica relazionale a tal punto simbiotica da suggerire una “narrazione” sonora perfettamente compiuta, quasi indistinguibile da una composizione premeditata. Raro, si diceva, poiché è sempre e soltanto l’alchimia dell’istante a determinare il successo di un esperimento, quand’anche reiterato nel tempo, e non è dunque scontato che ciò avvenga nemmeno tra i più rodati improvvisatori.

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Weekly Recs | 2020/9

Evan Parker & Paul Lytton – Collective Calls (Revisited) (Jubilee) (2020)

The Giving Shapes – Earth Leaps Up (2020)

Werner Dafeldecker – Parallel Darks (2020)

Leo Takami – Felis Catus and Silence (2020)

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