Little Butterfly / VampiSoul, 2019
new age, ambient

(ENGLISH TEXT BELOW)
Per modificare radicalmente e istantaneamente la percezione visiva di un dato soggetto basta compiere un semplice gesto: capovolgerlo. Le forme diventano d’un tratto irriconoscibili, la familiarità è compromessa, nuove gerarchie estetiche si instaurano. Quello del pittore uruguayano Joaquín Torres García non era un innocente gioco d’immaginazione artistica, ma un vero e proprio manifesto per la scena creativa nazionale: il disegno del 1943 intitolato “América Invertida” rispecchiava l’utopico desiderio di spodestare l’egemonia culturale degli Stati Uniti – ma anche del vicino Brasile – e trasformare simbolicamente il Sud in Nord, con tutto il bagaglio valoriale a esso storicamente attribuito.
Ed è proprio l’orizzonte dell’utopia quello che accomuna la varietà espressiva dell’underground di Montevideo negli anni 80: una scena popolata di figure artistiche adombrate dalla storia ufficiale, eterni outsider e gruppi durati il tempo di un album, emissari inascoltati del verbo new age e dell’ambient music più colorita e trasognata.