
♢ Don Malfon – On Resonance (2020)
♢ Claudio F. Baroni – The Body Imitates the Landscape (2020)
♢ Celer – Future Predictions (2020)
♢ Jez riley French – audible silence | tate modern (2019)

♢ Don Malfon – On Resonance (2020)
♢ Claudio F. Baroni – The Body Imitates the Landscape (2020)
♢ Celer – Future Predictions (2020)
♢ Jez riley French – audible silence | tate modern (2019)

♢ Peter Brötzmann – I Surrender Dear (2019)
♢ Simon Scott – Emergency Exit (2019)
♢ Giulio Aldinucci – No Eye Has an Equal (2019)
♢ Katariin Raska & Christian Meaas Svendsen – Finding Ourselves in All Things (2019)
♢ Open to the Sea – Another Year Is Over, Let’s Wait for Springtime (2019)
Gravity Wave, 2018
contemporary classical

Due uscite che si controbilanciano, quelle che sanciscono il ritorno in attività dell’etichetta Gravity Wave di Michael Pisaro, compositore del collettivo Wandelweiser ed esploratore infaticabile del terreno di confine tra musica minimale, suono naturale e silenzio. Una sensibilità che sta conoscendo una propria piccola fortuna anche nelle sale da concerto americane ed europee, oltre a un’ampia discografia che ne attesta il crescente riconoscimento a livello internazionale.
E se da un lato Étant donnés rappresenta la deviazione dalla norma (ammesso che così si possa definire, nel caso di una musica talmente libera da schemi tradizionali), Shades of Eternal Night è una nuova pregnante opera in tre movimenti che mette in dialogo lo strumento classico per eccellenza, il pianoforte, e field recordings effettuati da Pisaro nel sud della California e in Grecia, durante uno dei suoi consueti viaggi per il mondo.
Erstwhile, 2017
sound art, non-music

(ENGLISH TEXT BELOW)
Traslando in un orizzonte teorico un’azione banale e comune come fischiettare un motivo, potremmo osare definirlo il gesto ultimo di riduzione e astrazione della materia musicale. Nella mente dell’agente – e spesso in quella di chi lo ascolta – esiste un insieme assai più complesso di elementi relativi al ritmo, alla strumentazione e agli arrangiamenti di un brano; ma se ci sforziamo di scollegare questi rimandi involontari dall’attimo presente ed esteriore, avremo solo una linea melodica scarna e incompleta, un moto d’aria che nello spostamento dal pensiero all’azione si prosciuga quasi del tutto.
Leggi tutto / read moreErstwhile, 2017
sound art, reductionism

(ENGLISH TEXT BELOW)
I classici secondo Erstwhile: da emblema delle improvvisazioni più radicali, lo scorso anno l’etichetta di Jon Abbey ha dato l’avvio alla sua prima serie antologica dedicata alla composizione contemporanea. Un sentiero già solcato in maniera esaustiva dalla decennale Another Timbre, alimentata dal cultore Simon Reynell, ma che nel formato in dischi multipli della label americana sembra assumere un’ancor maggiore ufficialità.
Significativo che i primi autori rappresentati e tributati dalla sigla ErstClass appartengano entrambi al collettivo internazionale Wandelweiser: i “composers of quiet” (Alex Ross), dediti all’esplorazione di forme sonore pure e prossime al silenzio, sono alcune delle figure più coraggiose e radicali della musica sperimentale contemporanea, oggi finalmente e meritatamente emerse dall’ombra grazie al contributo di queste label indipendenti.
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