Michael Pisaro / Reinier Van Houdt – the earth and the sky

Erstwhile, 2016
contemporary classical

(ENGLISH TEXT BELOW)

In maniera straordinariamente provvidenziale sono venuto a conoscenza di uno splendido neologismo coniato dalla professoressa Sianne Ngai, in un saggio pubblicato all’interno della raccolta “Ugly Feelings” (Harvard University Press, 2005). Si tratta di “stuplime” – servibile anche in lingua italiana – termine di derivazione kantiana (sublime) legato alla creazione e fruizione artistica postmoderna, e che potremmo definire come uno stato di perfetta compensazione tra noia ed estasi. Esso è stato poi approfondito ed esemplificato con grande pregnanza in “Boring Formless Nonsense” di Eldritch Priest, che riporta a sua volta una testimonianza di Chedomir Barone, relativa alla lunga ed estenuante performance “Piano Installation With Derangements”:

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Jürg Frey – 120 Pieces of Sound

Elsewhere, 2018
contemporary classical, reductionism

cover artwork by Jürg Frey – Stück (1974) #29

Più che sorelle, Erstwhile e Elsewhere sono due etichette “coniugi”, come lo sono da anni i loro due fondatori e direttori artistici, Jon Abbey e Yuko Zama. Ad accomunarli c’è una fedele e sincera passione per le aree più radicali della composizione e improvvisazione minimale, oltre alla loro coerenza progettuale e al gusto per un design estremamente curato nei dettagli. Elsewhere è nata nel 2018, a quasi vent’anni di distanza dalla prima, ma pur ponendosi nello stesso solco ha già acquisito una propria identità grafica e stilistica con sei pubblicazioni dedicate a musiche di natura profondamente riflessiva e contemplativa – tra cui l’ultima luminosa suite per piano solo di Melaine Dalibert.

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Jürg Frey – l’âme est sans retenue I

Erstwhile, 2017
sound art, reductionism

(ENGLISH TEXT BELOW)

I classici secondo Erstwhile: da emblema delle improvvisazioni più radicali, lo scorso anno l’etichetta di Jon Abbey ha dato l’avvio alla sua prima serie antologica dedicata alla composizione contemporanea. Un sentiero già solcato in maniera esaustiva dalla decennale Another Timbre, alimentata dal cultore Simon Reynell, ma che nel formato in dischi multipli della label americana sembra assumere un’ancor maggiore ufficialità.

Significativo che i primi autori rappresentati e tributati dalla sigla ErstClass appartengano entrambi al collettivo internazionale Wandelweiser: i “composers of quiet” (Alex Ross), dediti all’esplorazione di forme sonore pure e prossime al silenzio, sono alcune delle figure più coraggiose e radicali della musica sperimentale contemporanea, oggi finalmente e meritatamente emerse dall’ombra grazie al contributo di queste label indipendenti.

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