Umlaut, 2022
acoustic dark ambient/drone

(ENGLISH TEXT BELOW)
L’arco narrativo del lungo incipit di “2001: Odissea nello spazio” non avrebbe metà del suo soverchiante potere immaginifico ed emozionale senza quel nero al principio, che in realtà principio non è, in quanto simbolizza la notte dei tempi, un orizzonte spazio-temporale infinitamente profondo cui nessuna macchina da presa sarebbe in grado anche soltanto di alludere. È l’oscurità che precede ogni cosa, tranne il suono: ecco le “Atmosphères” di György Ligeti, un rombo primordiale riecheggiante dal fondo dellʼuniverso, presagio di una genesi turbolenta e maestosa.
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