
♢ Philip Corner – Chord / Gong! (Unseen Worlds, 2020)
♢ d’incise – Interpretation of Delphine Reist “Chorale” (Falt, 2020)
♢ Gerard Lebik / noid – Psephite (Inexhaustible Editions, 2020)
♢ Philip Corner – Chord / Gong! (Unseen Worlds, 2020)
♢ d’incise – Interpretation of Delphine Reist “Chorale” (Falt, 2020)
♢ Gerard Lebik / noid – Psephite (Inexhaustible Editions, 2020)
♢ Yair Elazar Glotman & Mats Erlandsson – Emanate (FatCat, 2020)
♢ Jo David Meyer Lysne & Mats Eilertsen – Kroksjø (Hubro, 2020)
♢ Aisha Orazbayeva – Music for Violin Alone (2020)
(ENGLISH TEXTS BELOW)
Recensioni originariamente pubblicate su Ondarock.it (1 / 2)
Shiiin, 2017
minimalism
Secondo Éliane Radigue, decana della composizione sperimentale francese, tutti noi siamo immersi in un oceano di copiose onde sonore che legano il nostro pianeta, il Sole e tutti gli altri sistemi e galassie che costituiscono l’universo. È stata investita da questa vertiginosa illuminazione negli anni Settanta, periodo in cui ha abbracciato la pratica buddhista incoraggiata dal mentore Terry Riley, pensiero e stile di vita che hanno continuato a nutrire la sua longeva ricerca attorno all’ampio spettro sub-armonico celato nei toni continui.
Leggi tutto / read more♢ Okkyung Lee – Yeo-Neun (Shelter Press, 2020)
♢ Lawrence English – Lassitude (Room40, 2020)
♢ Aperture – Live Recordings (Stray Signals, 2020)
Blutwurst ensemble
Another Timbre, 2020
contemporary classical, chamber drone
(ENGLISH TEXT BELOW)
Dapprima furono l’ambient e la drone music ad attingere al repertorio e alla strumentazione classica: il canone di Pachelbel fuori fase e i “sound stretch” applicati ai cori nei lavori storici di Brian Eno; il Deep Listening del trio Oliveros / Dempster / Panaiotis nell’inebriante riverbero di un’enorme cisterna a Washington; il tiepido bagliore emanato dalle ampie tessiture d’archi e fiati di Stars of the Lid e Bing & Ruth.
Benché si siano rese costanti le contaminazioni incrociate tra i due ambiti, negli ultimi anni sembra essersi innescato un moto inverso, per cui compositori e strumentisti di nuova generazione portano gli stilemi della musica atmosferica nelle sale da concerto tradizionali, dalle suite da camera degli ensemble Zeitkratzer, Book of Air e NeoN al monumentale “Sleep” di Max Richter.