Ellen Arkbro & Johan Graden – I get along without you very well

Thrill Jockey, 2022
chamber folk, slowcore


(ENGLISH TEXT BELOW)

Non si dovrebbe mai parlare di un disco tirandone direttamente in causa un altro, perché se è vero che nulla si inventa e tutto, in qualche misura, si rielabora e riscrive, ogni opera conserva la propria unicità e va dunque trattata sempre con il medesimo riguardo. A mio parere, tuttavia, questo nuovo e inaspettato progetto di Ellen Arkbro assieme a Johan Graden si colloca in un solco espressivo sin troppo specifico per ignorarlo, ossia quello di due analoghi progetti dall’intenso afflato cameristico: Field of Reeds dei These New Puritans e (per pura coincidenza) The Height of the Reeds, sforzo collettivo a firma di Arve Henriksen.

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Matmos – The Consuming Flame: Open Exercises in Group Form

Thrill Jockey, 2020
idm, experimental electronic

Recensione pubblicata anche su Ondarock.it
(ENGLISH TEXT BELOW)

Ho indugiato un po’, dato che scrivere una recensione breve sarebbe equivalso a una specie di insulto, mentre una lunga e doviziosa occuperebbe svariati metri di testo digitale: ma come si fa a tirare le somme di un triplo album dei Matmos – di per sé stessi, all’udito come a parole, una sfida sempre avvincente – che coinvolge novantanove ospiti di ogni genere e nazionalità? Mi ha in parte frenato, da principio, la mancanza di uno dei tipici concept portanti che caratterizzano l’intera produzione dell’eccentrico duo californiano, che limitando scientemente il proprio campo d’azione ha sempre offerto risultati di sorprendente elasticità a partire da elementi e modus operandi quantomai rigorosi. 
Decisamente infondato, quel timore iniziale, dato che a conti fatti l’esito è decisamente meno caotico e tentacolare di quanto potesse sembrare sulla carta, anzi. Se è vero, infatti, che M.C. Schmidt e Drew Daniel sono sempre stati scienziati di laboratorio curiosi e aperti al mondo, ciò non ne ha mai intaccato o compromesso l’intransigenza, finanche la mania del controllo sulla forma finale della loro visione. E per quanto ambizioso e debordante, The Consuming Flame non fa certo eccezione.

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