Ellen Arkbro & Johan Graden – I get along without you very well

Thrill Jockey, 2022
chamber folk, slowcore


(ENGLISH TEXT BELOW)

Non si dovrebbe mai parlare di un disco tirandone direttamente in causa un altro, perché se è vero che nulla si inventa e tutto, in qualche misura, si rielabora e riscrive, ogni opera conserva la propria unicità e va dunque trattata sempre con il medesimo riguardo. A mio parere, tuttavia, questo nuovo e inaspettato progetto di Ellen Arkbro assieme a Johan Graden si colloca in un solco espressivo sin troppo specifico per ignorarlo, ossia quello di due analoghi progetti dall’intenso afflato cameristico: Field of Reeds dei These New Puritans e (per pura coincidenza) The Height of the Reeds, sforzo collettivo a firma di Arve Henriksen.

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Vilhelm Bromander – aurora

Warm Winters Ltd, 2022
minimalism, chamber music

(ENGLISH TEXT BELOW)

In un panorama di trasversale riavvicinamento a forme e ispirazioni di matrice arcaica – quando non primitiva –, certi musicisti attingono all’idea di un’armonia aurea dimenticata, pienamente risolta nel suo limpido equilibrio tonale; altri, analogamente, tendono a sfrondare le loro partiture da qualsiasi riferimento individualistico, ricercando anche nell’interpretazione una sorta di “oggettività” esente da forzature artificiose.
Il contrabbassista e compositore svedese Vilhelm Bromander sembra contemplare una terza via, un parziale compromesso che tuttavia non rinunci al carattere di imperfetta umanità che accompagna sin dalle origini la creazione musicale, venuta alla luce per tentativi di graduale e sempre crescente raffinatezza.

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