Louth Contemporary Music Society, 2021
contemporary classical, reductionism

(ENGLISH TEXT BELOW)
Che si tratti degli elementi naturali, del tratto elusivo di una natura morta dipinta, o di una pagina di poesia bucolica, il linguaggio compositivo di Jürg Frey non sembra poter fare a meno di dialogare con l’ineffabile e l’impalpabile, ricercando una mimesi che talvolta ne sfiora l’apparenza, quasi sempre l’essenza profonda e nascosta. Si possono così discernere le due principali declinazioni della sua estetica: da un lato, l’anelito al presque rien come sede di un’espressività ai minimi termini, pre-musicale (l’âme est sans retenue I, 120 Pieces of Sound); dall’altro, la fioritura lirica ispirata alla superficie pittorica e alla parola scritta, trasposizioni metafisiche dell’esperienza sensibile e del vissuto interiore (Grizzana and Other Pieces 2009-2014, Collection Gustave Roud).
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