Liza Lim – Annunciation Triptych

Emily Hindrichs, WDR Sinfonieorchester Köln, Cristian Măcelaru

Kairos, 2023
contemporary classical


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Da sempre la natura ineffabile, essenzialmente inconoscibile della musica ci spinge ad associarla alle realtà visibili, a un immaginario che sia anche solo vagamente riconducibile a esperienze sensoriali ed emotive meno fatue. Nel tempo ciò ha fatto sì che si perpetuasse l’illusione di una capacità descrittiva intrinseca all’elemento musicale, un potere di suggestione tale da configurarlo quasi come una diretta estensione del mondo fisico, della natura e della storia umana. Chiunque rifiuti di assecondare questo ordine prestabilito, senza con ciò rifugiarsi in una stolida incomunicabilità, si pone al servizio di un’espressività “assoluta” oggi più che mai necessaria, restituendo alla materia sonora le sue incondizionate qualità originarie.

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Annesley Black – Things That Didn’t Work the First Time

Kairos, 2022
contemporary classical

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Storicamente parlando, l’ansia di comunicare ha sempre (benché forse involontariamente) squalificato le peculiarità del linguaggio sonoro – che, di fatto, linguaggio non è. Eliminare i costrutti e le costrizioni concettuali dal processo creativo offre un accesso privilegiato al potere assoluto, non sollecitato, che la musica è in grado di esercitare sull’immaginazione di chi è disposto ad ascoltarla. Ecco donde ha origine il fascino inusitato, finanche alieno, delle fantasie cameristiche di Annesley Black, giovane ed eccentrica autrice di Ottawa, Ontario che a quasi un decennio dal suo primo portrait album (No Use In a Centre, WERGO, 2013) approda ora trionfalmente alla prestigiosa etichetta austriaca Kairos.

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Claudio Ambrosini – Chamber Music

Sonia Visentin, Ex Novo Ensemble

Kairos, 2020
contemporary classical

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“Sento la musica come energia. […] E ‘energia’, naturalmente, non è solo la forza; c’è energia nelle cose più dolci, nelle carezze, nei silenzi.”

Parole che pronunciate da un autore qualsiasi potrebbero suonare affettate o patetiche, nel caso del maestro italiano Claudio Ambrosini (*1948) rappresentano la sintesi più pertinente ed efficace immaginabile per la sua arte. Leone d’Oro alla Biennale Musica nel 2007 e fondatore dell’Ex Novo Ensemble – nome che racchiude in sé il colpo di spugna operato dalla sua scrittura musicale – è egli stesso a definirsi un fauve, richiamandosi non soltanto alla vividezza cromatica e alle innovative soluzioni formali della corrente pittorica francese, ma più in generale a un eccentrico universo espressivo che sembra capovolgere la superficie del visibile al fine di rivelare, giust’appunto, il sòstrato di energie che pervade e alimenta l’esistenza stessa.

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Simone Movio – Libro di terra e d’incanti

Livia Rado, mdi ensemble
Beat Furrer

Kairos, 2020
contemporary classical

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È rimasto scritto sulla lavagnetta
tra le cose da non dimenticare.
Sale grosso multa carta da regalo
posta bollettino tacchi da pagare.
Dopo l’esame delle feci guarnizione
andare Verano per la cremazione.

La distintiva forma poetica dei “Promemoria” di Andrea Bajani nasce dalla superficie piatta, dal nero su bianco dell’annotazione quotidiana, per poi procedere nelle profondità non lineari né consequenziali della mente, dove pensieri e funzioni primarie si affastellano e si mescolano a visioni di respiro universale. Allo stesso modo, l’immaginazione musicale di Simone Movio (*1978) capovolge il piano orizzontale del tempo presente, affrontando una sorta di caduta libera tra le concatenazioni di un linguaggio liberato dalle norme della logica, della sintassi e persino del senso compiuto.

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[V.A.] Scelsi Revisited

Klangforum Wien
Sylvain Cambreling • Sian Edwards • Johannes Kalitzke • Emilio Pomàrico

Kairos, 2020
contemporary classical

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Scetticismo e leggende metropolitane hanno attraversato la vita del conte Giacinto Francesco Maria Scelsi, ma anche amicizie e collaborazioni con musicisti illustri, primi testimoni di una rivoluzione espressiva che oggi sarebbe decisamente più arduo mettere in discussione. Osannato in tempi non sospetti dai membri dei gruppi sperimentali Nuova Consonanza e Musica Elettronica Viva (MEV), nel tempo Scelsi è divenuto un riferimento assoluto nell’ambito della musica drone e microtonale, nonché il dedicatario di un festival monografico a Basilea (tenutosi dal 2015 per sei edizioni consecutive). 
L’apertura degli archivi documentali da parte della Fondazione Isabella Scelsi ha permesso di risalire alla sorgente dell’ispirazione del maestro romano d’adozione: centinaia di nastri con registrazioni al pianoforte o all’ondiola, spunti primordiali e spontanei sui quali fondare la successiva elaborazione delle partiture, a opera di altri fidati compositori con maggior preparazione accademica – su tutti, notoriamente, Vieri Tosatti.

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