INSUB, 2022
experimental, sound art

(ENGLISH TEXT BELOW)
A volte mi domando questo: se il musicista, una volta compiuta la sua opera, si comportasse alla stregua di un prestigiatore, occultando le fonti e il processo di realizzazione a esso inerenti, saremmo ugualmente attratti e appagati dall’esito finale? In che misura, insomma, il mezzo influisce sulla percezione del risultato? Se il suddetto caso fosse la norma, probabilmente l’ascolto sarebbe per ciascuno un esercizio assai più immaginativo, realmente “attivo” nel graduale e sempre nuovo sviluppo di una propria forma di significazione. In certi casi, tuttavia, è proprio l’impiego di determinati strumenti e tecniche a costituire l’unicità assoluta della creazione musicale, e ciò è tanto più vero quanto più il sembiante sonoro si distacca dall’immagine codificata che associamo a tali elementi.
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